Il Bajiquan (八极拳)

Il pugilato delle otto estremità
Il Bājíquán è uno stile interno dell’arte marziale cinese, rinomato per la sua forza esplosiva, le tecniche
ravvicinate e l’uso pieno del corpo come strumento d’impatto. È caratterizzato da:
• colpi diretti e penetranti,
• posizioni solide e radicate,
• emissioni di potenza (fa jin) improvvise e ravvicinate.
Tradizionalmente impiegato come arte di protezione personale, era praticato dalle guardie imperiali e dai
militari d’élite. Oggi rappresenta un percorso completo per coltivare potenza, struttura e intenzione
marziale.

 

Il nostro lignaggio

Presso l’ASD Baji Shen Quan Hui, il Bājíquán viene trasmesso secondo il metodo classico della
famiglia Wu di Mengcun, ereditato attraverso il Maestro Zu Yaowu — allievo diretto del Maestro Wu
Xiufeng, padre del noto Maestro Wu Lianzhi.
Il Maestro Zu fu anche fratello di pratica del Maestro Mao Jialin, giovane studente dello stesso Wu
Xiufeng e di Liù Hongsheng, figura di rilievo nella scuola di Tianjin.
Il nostro programma comprende quindi elementi sia della tradizione ortodossa di Mengcun, sia del
sistema moderno di Tianjin, con un’attenzione continua all’autenticità e all’evoluzione tecnica.

 

Quan Pu – il libro segreto

Copertina

Il grande libro delle tecniche segrete e della genealogia del Kai Men Bajiquan della famiglia Wu.
Calligrafia di Wu Lianzhi.

Revisione a cura della Commissione di studio Kai Men Bajiquan di Meng Cun.

Pagina 1

Copia dell’attestato di eredità culturale.

Eredità culturale, non materiale, di livello nazionale.
Arti marziali di Cang Zhou, Bajiquan di Meng Cun.
Pubblicato dal Ministero dell’Interno della Repubblica Popolare Cinese.
Rilasciato dal Ministero della Cultura della Repubblica Popolare Cinese.
Giugno 2008.

Pagina 2

Foto di Wu Huiqing.
Gran Maestro di 5° generazione di Bajiquan.

Pagina 3

Foto di Wu Xiufeng.
Gran Maestro di 6° generazione di Bajiquan.

Pagina 10-12

Regole della famiglia del Bajiquan.

  1. Chi entra a far parte della famiglia del Baji deve allenarsi per stare bene ed in salute, ed esercitare l’arte marziale per servire gli altri. Non si deve usare la forza contro il prossimo e non bisogna fare il vigliacco quando gli altri hanno bisogno di te.
  2. Chi esercita il Bajiquan, per prima cosa deve essere una brava persona, deve avere autocontrollo ed autostima, deve essere riconosciuto dagli altri come una persona di animo generoso, non deve essere egoista, non deve usare le proprie abilità marziali per commettere crimini.
  3. Tra le persone della stessa famiglia l’armonia è la cosa più cara, non bisogna usare i propri punti di forza per distruggere i sogni altrui, non si può sfidare qualcuno in combattimento per raggiungere scopi personali, non bisogna fare gruppo per creare risse.
  4. Chi vuole entrare nella famiglia del Baji deve essere presentato ufficialmente dai propri genitori o dal fratello maggiore (questo affinché il maestro ne conosca la famiglia e l’allievo prenda sul serio l’impegno che sta per assumere, in questo modo anche la famiglia riconosce l’autorità del maestro), di conseguenza l’allievo deve rispettare il maestro.
  5. Per essere un maestro, per prima cosa bisogna insegnare la generosità, poi insegnare la fedeltà ed il coraggio; non si deve trascurare l’allievo o lasciarlo a se stesso, non si deve ascoltare una sola campana ma tutti gli allievi, non si deve sostenere un conflitto fra rami diversi della famiglia.
  6. Tutti i grandi maestri del passato sono indicati sul Quan Pu, pertanto questo libro deve essere tenuto in grande considerazione da tutta la famiglia del Bajiquan.
  7. Il protettore del Quan Pu ha la responsabilità di trovare la persona giusta a cui tramandarlo per evitare che le generazioni successive ne perdano le preziose informazioni.
  8. Tutte le persone iscritte sul Quan Pu devono rispettare le regole della famiglia del Baji, chi non rispetta queste regole verrà cancellato dal Quan Pu ed allontanato con disonore dalla famiglia del Baji.